Era l’alba del XX secolo quando, proprio il 1° gennaio del 1901, in bella vista sul tratto di costa che va da Rapallo a Portofino, aprì i battenti il Kursaal Rapallo. Costruito nel punto dove nel 1865 sorgeva Villa Elisabetta, divenne subito un riferimento per il bel mondo che, da tutta Europa, si riversava sulla Riviera attratto dal clima mite e dai richiami dei tavoli verdi.
Una clientela così affezionata e numerosa per la quale si rese presto necessaria un’adeguata sistemazione. Su disegno dell’architetto svizzero Verrey e sotto la direzione dell’Ingegner Enrico Machiavello, sorse nelle immediate vicinanze il New Casino Hotel, elegante albergo direttamente collegato alla casa da gioco.
Tuffato in un variopinto giardino e già all’epoca dotato di 140 stanze e 200 letti, l’albergo, poi denominato Excelsior Palace Hotel, divenne subito uno dei preferiti della costa, un complesso di gran lusso annesso ad uno stabilimento balneare dominante il mare.
L’artista inglese Melita Rowe, assidua frequentatrice del Tigullio tra il 1897 e il 1909, divenne un habitué del nuovo albergo, sino a divenire una sorta di biografa dei suoi momenti più felici, immortalati nei pensieri del suo diario e nei tanti acquerelli da lei collezionati. Immagini che raffigurano tratti di costa e scorci dell’hotel e che ancor oggi, con la stessa intensità d’un tempo, documentano quell’appassionata ed entusiastica mania del “viaggio in Italia” che, ancor prima di lei, aveva sedotto poeti e scrittori come Guy de Maupassant, George Byron, Alphonse de LaMartine.
Anche il cinema, fenomeno del momento, fece parlare dell’Excelsior Palace Hotel le cronache del tempo. Sulla sua terrazza furono girate, nel 1914, alcune scene di “Battesimo di Nave”, uno dei primi film ambientati in esterno con riprese dal vero. Finzione ma anche realtà in anni in cui, a suo modo fu anche testimone della storia dei primi vent’anni del ‘900. Nel novembre del 1917 sede del convegno Interalleato di Rapallo che pose le premesse per la conclusione della Prima Guerra Mondiale; l’Excelsior fu anche la ribalta del trattato italo-jugoslavo del ‘20 e di quello tra Russia e Germania, del’22.
Momenti delicati, destinati a segnare indelebilmente la storia del secolo e ai quali l’imponente albergo offre quella discrezione e quel “savoir faire” che oggi come allora, costituiscono una delle sue maggiori attrattive.
In alto, vecchia cartolina tratta dal libro “Una Finestra su Rapallo – Cinquant’anni di acquerelli e immagini a colori” – Edizioni AGB.